IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE
IL DIRITTO ALL’ISTRUZIONE
Nell’ambito del percorso di educazione civica ci siamo soffermati su alcune
figure femminili contemporanee che hanno infranto tabù e pregiudizi,
affermando con forza diritti che spesso vengono calpestati, specie per le fasce
più deboli della società. In particolare abbiamo riflettuto sul diritto e sulla
bellezza dell’istruzione, della crescita e dell’affermazione personale. Abbiamo
constatato come la motivazione personale sia forza e slancio irrinunciabile su cui
costruire il nostro presente e il nostro futuro.
Leggendo la sua storia, Malala ci ha aiutati a riflettere anche sulle nostre vite, su
cosa sia bello e importante per noi. Per questo la conclusione spontanea di
questo percorso è stata una lettera che raccoglie i nostri pensieri e che
idealmente vogliamo indirizzare a lei, con riconoscenza.
Cara Malala,
quest’anno abbiamo letto il libro con la tua storia e siamo stati colpiti profondamente dalla tua vita,
“sacrificata” per il diritto all’istruzione, che noi sottovalutiamo, a volte. Ad alcuni di noi non piace la
scuola, ma leggendo la tua storia si sono resi conto quanto non sia scontato andare a scuola. Altri
invece, a causa del Covid hanno dovuto combattere per tornare a scuola e rivedere i compagni.
Il tuo libro ha colpito un po’ tutti perchè racconta la vita tragica di una ragazza di soli quattordici
anni. Ci ha colpiti il tuo coraggio e la tua voglia di andare a scuola.
Devi sapere che ti ammiriamo, ci hai insegnato che i nostri obiettivi dobbiamo difenderli con le
unghie e con i denti.
Sei stata molto forte e molto coraggiosa. Non sappiamo come hai fatto a sopravvivere ai Talebani e a
tutte le minacce che hanno fatto a te e alle tue amiche. E…tu, sì proprio tu. Hai realizzato i tuoi sogni
e hai dimostrato a tutti che bisogna seguirli, i propri sogni, fino all’ultimo respiro. Tu e le altre
ragazze avete resistito tanto. Sei forte perchè hai preso in mano la tua vita.
Noi vogliamo ringraziarti….
Grazie perchè non hai avuto paura.
Grazie perchè ti sei battuta per ciò che è giusto e non per ciò che è solamente facile.
Grazie perchè hai contribuito alla lotta contro i Talebani.
Grazie perchè hai rischiato la tua vita.
Complimenti, perchè hai inseguito i tuoi sogni e hai lottato per dare tutti i bambini del Pakistan
un’istruzione.
Avevi solo quattordici anni, ma sei riuscita a diffondere il tuo messaggio di pace.
Auguri per il tuo lavoro e la tua vita, Giovane Guerriera!
La classe quinta della scuola primaria di Settime